Genova. “Vergogna vergogna, vattene a casa, dimissioni. Qui non sei su Facebook sei nel tempo reale”. Alcuni cittadini di via Fereggiano, uno tra i quartieri più colpiti dalla terribile alluvione, hanno contestato duramente la sindaco Marta Vincenzi giunta sul posto per verificare le condizioni del quartiere.
“Perché ha lasciato le scuole aperte?Qui sono morti dei miei amici, perche?”. E ancora: “Voi lo sapevate che questo è un posto a rischio, ma non avete fatto niente, non avete fatto niente”. La polizia è intervenuta per improvvisare un cordone di sicurezza. Marta Vincenzi ha continuato il suo sopralluogo, tentando, in alcuni casi con successo, di rispondere.
La sindaco, infatti già da ieri, nonostante le violente polemiche per mancata chiusura delle scuole ha sempre difeso la scelta dell’amministrazione. “Non era un obbligo portare i figli a scuola – ha detto la sindaco – ma un’opportunità per chi non poteva organizzarsi diversamente, e le scuole, come tutti i presidi pubblici consentivano di avere a disposizione un luogo sicuro”.
“Non è vero, no è vero che non abbiamo fatto niente” ha detto ai cittadini che la contestavano. Inizialmente si era imposta il silenzio, poi è sbottata: “Abbiamo ripulito il Bisagno, abbiamo speso sei milioni sul Fereggiano. Non potete dire che non abbiamo fatto niente”. Poi si è intrattenuta con i titolari di un negozio distrutto. “Faremo tutto ciò che potremo per aiutarvi, ma non abbiamo colpe. Se non quella di non aver spiegato meglio cosa significa allerta 2”.