Genova. In prima fila accanto al feretro c’erano, straziati dal dolore, il marito Attilio Toffi e i due figli ventenni, nella chiesa affollata di Nostra Signora della Guardia tanti amici e parenti. Una morte ingiusta, così l’ha definita il parroco di Quezzi, don Ettore Spandonari.
“Una mano nemica che chiamiamo il diavolo, in forma di acqua scomposta, violenta e rabbiosa si è abbattuta su di te mentre offrivi un servizio con una disponibilità che tutti conoscono”.
“Non ho competenze per entrare negli aspetti tecnici e nelle polemiche, ma è vero che in questo dramma può esserci responsabilità degli uomini – ha detto don Ettore – Siamo chiamati a una maggiore responsabilità come comunità parrocchiale e a una maggiore coscienza della vita”, é l’appello di don Ettore, che nella tragedia vede “responsabilità”, che “possono essere dei politici, degli amministratori di questi ultimi anni e dello stesso cittadino – conclude – che butta la spazzatura nel fiume”.