Genova. Genova si prepara ad affrontare un altro lungo giorno, dopo la grande paura. Nonostante l’attenuarsi del fenomeno temporalesco che ieri ha causato morti e distruzione, per il momento, come spiega l’assessore comunale alla Protezione Civile, Francesco Scidone, dal Centro Operativo al decimo piano del Matitone, “non è attivo, ma – sottolinea – non sappiamo se nel pomeriggio riprenderà”.
Il giorno dopo, l’alluvione presenta il conto: interi quartieri devastati, problemi ai servizi essenziali, macchine accartocciate. “Non abbiamo ancora stima precise – dichiara Scidone – ma sicuramente parliamo di centinaia di auto distrutte e ammassate sulle strade”. E non solo: il fiume di fango e la bomba d’acqua hanno portato a valle di tutto. “Siamo impegnati nella rimozione di detriti fango e pietrisco e anche nel ripristino dei servizi essenziali, acqua, luce e gas, nelle zone maggiormente colpite”. Le testimonianze dei cittadini raccontano di acqua sporca dai tubi, su questo Mediterranea delle Acque ha avvisato che il fenomeno, a causa di un tubo rotto, potrebbe durare fino a sera, linee telefoniche ancora in tilt, black out elettrico e odore di gas nell’aria. Non solo in zona Fereggiano, c’è anche Marassi, Molassana, S.Fruttuoso, Sturla e il quartiere isolato sopra via Donghi dopo la voragine che ieri si è aperta nel pomeriggio.
Unica nota positiva è la catena di solidarietà, anche a livello nazionale, attivata per affrontare l’emergenza. La Croce Rossa sta operando per fornire i pasti alle persone in difficoltà, per fortuna non tantissime, e per cui il Comune si sta attrezzando con i centri cotture.
“Dobbiamo ringraziare molto diversi enti, autorità portuale, tassisti, autostrada, solo per citarne alcuni. Le colonne mobili accorse in aiuto da Roma, Firenze e Milano. Dal capoluogo lombardo sono giunti in città 15 agenti della Polizia Municipale e 14 volontari della Protezione Civile locale, grazie alla disponibilità del sindaco Giuliano Pisapia che ha contattato la sindaco Vincenzi. Dall’Associazione Nazionale Carabinieri di Roma, invece, sono arrivate due pompe idrovore e due ruspe. La priorità massima – conclude l’assessore – è sgomberare le strade per il ripristino e per fronteggiare eventuali prossime emergenze”.