Cronaca

Alluvione, assessore Sant’Olcese: “Allentare il patto di stabilità, c’è anche il dramma degli sfollati”

Genova - volontari alluvione

Sant’Olcese. “L’alluvione ci lascia un altro dramma, gli sfollati”. E’ l’appello dell’assessore del Comune di Sant’Olcese, Massimiliano Tovo, uno dei territori dell’entroterra più colpiti dall’alluvione che ha flagellato Genova.

“Le nuvole hanno lasciato lo spazio a un timido sole, ma le ferite lasciate sono visibili sia sul territorio ma ancora di più negli anni delle persone che hanno subito danni alle loro attività economiche e alle loro case. Senza dimenticare i gravi lutti che hanno colpito alcune famiglie, coinvolgendo l’intera società.

Ma questa calamità lascia un’ulteriore dramma, che tragicamente interessa famiglie, allontanate dalle loro case, perché non più sicure. A queste persone deve essere rivolta una particolare ed eccezionale attenzione.

Oggi la Liguria deve confrontarsi con un nuovo dato negativo, che vede allo stato attuale 1543 sfollati, è un dato impressionante, davanti al quale non possiamo fermarci. Anche il comune di Sant’Olcese, duramente colpito, è testimone di questa triste realtà: una famiglia di 4 persone, che dopo tanti sacrifici, probabilmente non potrà rientrare nella propria casa sventrata dalla furia del Sardorella. Umanamente il loro dramma ci coinvolge, e la volontà di aiutare queste persone è grande.

Mi auguro che nel reperimento dei fondi ci sia una corsia preferenziale che riconosca come priorità assoluta quella di ridare una dignità abitativa a chi la persa – ha concluso Tovo – Su questo fronte per i comuni virtuosi, è importante che venga concessa la possibilità di usare al di fuori del patto di stabilità le risorse economiche disponibili nelle casse dei comuni, per interventi volti alla messa in sicurezza del territorio, riconoscendo in questa tipologia anche il dramma di coloro che vedranno dichiarata inagibile la loro casa e ricordo che quest’anno Sant’Olcese ha accantonato una cifra intorno ai due milioni di euro che lasciati li non produrranno non serviranno a niente”.

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