Cronaca

Allattamento ai papà anche se la mamma lavora, Fp Cgil: “Sentenza importante”

Aula di tribunale

Genova. Le due ore di allattamento sino all’anno di vita del bambino si devono concedere al papà anche se la mamma non lavora. È l’estrema sintesi di quanto stabilito in questi giorni dal Tribunale di Genova.

Nei mesi scorsi si è rivolto alla nostra organizzazione sindacale un dipendente civile con incarichi amministrativi presso una sede genovese del Ministero della Difesa. A questo lavoratore, l’amministrazione aveva negato i permessi giornalieri per assistere il figlio neonato affetto da una patologia richiedente una assistenza particolare. La mamma del bimbo è disoccupata e non può occuparsi a tempo pieno del figlio in quanto, oltre all’attività di casalinga, deve dedicare parte del suo tempo alla ricerca di un impiego avendo contato la famiglia su due stipendi.

Proprio in virtù di questo ultimo punto l’ufficio vertenze Funzione Pubblica si è rivolto ad uno dei propri legali, l’avvocato Rita Lasagna. Pur potendo disporre di un reddito infatti, i coniugi avevano organizzato la propria vita su un’altra disponibilità economica che venendo a mancare metteva la famiglia in difficoltà.

“Si tratta di una sentenza molto importante che stabilisce un diritto che in molti paesi europei non ha bisogno di ricorrere alle vie legali per essere esercitato – dichiara Antonella Ortelio Segretaria Generale Funzione Pubblica Cgil Genova – Mentre per anni il Governo ha sbandierato provvedimenti dedicati alla famiglia, bonus bebè e agevolazioni per le giovani coppie, le amministrazioni pubbliche stanno procedendo in senso inverso: blocco degli stipendi per tre anni, penalizzata la malattia, restrizione del campo dei permessi, non si assume e non si sostituisce chi va in pensione – e conclude – sono tutti provvedimenti che colpiscono in primis i dipendenti pubblici, tra i più penalizzati da questo Governo, ma a cascata tutti i cittadini che hanno iniziato ad accorgersi a loro spese cosa stanno producendo i tagli del Governo a sanità, scuola, assistenza, sicurezza, solo per citare alcuni esempi”.

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