Genova. Sono partiti i due cortei degli studenti genovesi che stamattina sono scesi in piazza per rivendicare la partecipazione diretta dello studente nelle scelte della scuola, il ritiro immediato della legge Gelmini-Tremonti, stop ai tagli e i rifinanziamenti alla pubblica istruzione, nuovi programmi didattici volti a sviluppare le capacità dell’individuo, più spazi per l’ aggregazione studentesca e più fondi per l’ edilizia scolastica. Ma ciò che colpisce subito è la solidarietà nei confronti dei lavoratori di Fincantieri, che si stanno battendo da mesi per mantenere in vita lo stabilimento di Sestri Ponente e conservare il posto di lavoro. Lo striscione di apertura del corteo studentesco parla chiaro: “Il cantiere non si tocca, studenti solidali nella lotta”.
Tutto la città è bloccata e sono incominciati i primi forti disagi per il traffico. “Abbiamo questo striscione che ricorda la nostra solidarietà a Fincantieri, ma non solo, visto che la realtà genovese in generale è in difficoltà per questa crisi – spiega un portavoce degli studenti – vogliamo rimarcare una lotta comune perché di fatto noi giovani saremo i lavoratori di domani. Noi chiediamo che la crisi non sia pagata dagli studenti e da chi lavora, ma da chi l’ha provocata”.
Tante le bandiere della pace presenti in corteo, come quelle dell’Unione studenti, ma anche alcuni cartelli che ironizzano sull’ultima “uscita” del premier, cioè “Forza Gnocca”.