Regione. Oggi Stefano Quaini (IDV – Presidente della Commissione Sanità in Regione), Alessandro Benzi (capogruppo della FDS) e Matteo Rossi (capogruppo di SEL), per verificare di persona la situazione, hanno effettuato un sopralluogo nell’ospedale incontrando medici, infermieri e pazienti, al termine del quale hanno dichiarato con ferma convinzione: “Il Gallino non si tocca!”
I tre partiti della sinistra si oppongono fermamente a ulteriori smantellamenti di reparti e servizi della sanità nel ponente genovese, in assenza di una credibile alternativa per la rete ospedaliera; “vogliamo che le risorse disponibili per l’edilizia sanitaria metropolitana (circa 50 milioni di euro) non vengano utilizzate per il Nuovo Galliera bensì per costruire il nuovo ospedale del Ponente” hanno dichiarato i tre consiglieri regionali.
“Non siamo disponibili a discutere sul ridimensionamento del reparto di Cardiologia del Gallino – hanno dichiarato Stefano Quaini, Alessandro Benzi e Matteo Rossi – in quanto non riteniamo utile dal punto di vista economico tale scelta che non genererebbe risparmi significativi ma solamente una riorganizzazione del personale medico e infermieristico; inoltre risulterebbe estremamente errato dal punto di vista clinico perché priverebbe un bacino importante come quello della Val Polcevera di un punto essenziale per la gestione delle coronaropatie che non necessitano di emodinamica e per la gestione delle emergenze aritmologiche.
La terapia sub intensiva svolge un’azione di filtro cardinale rispetto al Villa Scassi, già ora oberato di attività ed al limite della ricezione dei pazienti al DEA, per altro oltre al ruolo di stabilizzazione l’area intensiva cardiologica del Gallino assolve anche al compito di gestire pazienti cardiopatici dimessi dai principali ospedali cittadini.
L’eventuale chiusura non farebbe altro che spingere pazienti liguri a rivolgersi alle strutture del basso Piemonte con conseguente pesante aggravio economico per la Regione Liguria ed evidente disservizio gestionale per tutta la valle.
I numeri del centro sono di tutto rispetto e dimostrano un’attività importante in un’area geografica altrimenti poco servita; la chiusura dell’area monitorizzata cardiologica comporterebbe la scomparsa di 500 ricoveri annui , l’impossibilita di gestire scompensi cardiaci acuti non che l’impianto di Pace maker e ICD Biventricolari”
I consiglieri Quaini, Benzi e Rossi, saranno presenti Giovedì 20 Ottobre alla giornata di mobilitazione ed assemblea presso l’ingresso dell’ospedale Gallino portando sostegno alle lavoratrici e ai lavoratori.