Genova. Pinotti e Vincenzi da una parte, Claudio Montaldo dall’altra. Ai lati gli outsider Marco Doria, Andrea Sassano e Manuela Arato. La fantapolitica si arricchisce ogni giorno di nuovi scenari, soprattutto in casa Pd, tra botta e risposta a distanza, anche via Twitter. E nonostante dall’ultima riunione dei “bersaniani” non sia uscito il famoso terzo uomo in grado di ricompattare il partito, e anzi la linea sembra essere piuttosto quella della libera espressione di voto, le primarie del centrosinistra assomigliano sempre più a un ginepraio.
Non ultime le dichiarazioni dell’Idv, che tramite il vicepresidente della Regione Marylin Fusco, ha fatto sapere che “anche a Genova si potrebbe verificare un effetto De Magistris”, ovvero “potremmo decidere di candidare un nome alternativo che non esca dalle primarie”. Lunedì sera la direzione Idv scioglierà il riserbo. Intanto tramonta e risorge a giorni alterni anche l’ipotesi Claudio Montaldo, il cui assessorato è in profonda discussione negli ultimi tempi ma su cui lo stesso Burlando ha decretato che si tratta di “fantapolitica”.
“In questo ginepraio avrei persino pensato che non bisognasse entrarci – ha commentato l’assessore comunale Bruno Pastorino, Sel, tirato in ballo qualche giorno fa dall’esponente Idv, Nicolò Scialfa in quanto uomo della Giunta Vincenzi da una parte e esponente del partito che ha dato appoggio al candidato indipendente Marco Doria – queste primarie sono un caso anomalo e atipico, successo in precedenza solo al governatore Vendola. In generale bisognerebbe capire prima se la giunta abbia operato male e in caso affermativo capire anche perchè a quel punto è stata appoggiata in consiglio da chi poi la critica, invece oggi si va alle primarie senza questa valutazione, e attraverso candidature che non esprimono elementi programmatici distintivi”.
Le candidature sono tutte “molto valide ma all’esterno sembra piuttosto una resa dei conti tra ceti politici. Mi auguro invece che la politica ritrovi spazio in questi mesi. I governi locali saranno sempre più obligati a scelte che rischiano di rendere omogenei gli schieramenti – ha sottolineato l’assessore – e la priorità del centrosinistra sarà capire come rispondere ai bisogni dei cittadini in queste ristrettezze. Quando ci saranno i programmi politici, io deciderò in base a questi”.
Quanto all’ipotesi Montaldo “persona di indubbio valore e di lunga esperienza, ma non credo non serva aumentare la platea di candidati, bisogna iniziare a discutere di Genova, su ciò che è stato fatto in questi cinque anni e di cosa avrà bisogno nei prossimi dieci anni questa città, sperando che il prossimo sindaco possa avere vita lunga”, ha concluso Pastorino.