Pendolari liguri a Brignole senza scarpe: “Il governo ci lascia a piedi”

Genova. Lo striscione parla da solo. “Il governo ci lascia a piedi. Regione, province e comuni, ci lasceranno senza scarpe?”. I pendolari stamane davanti alla Stazione Brignole hanno manifestato così: a piedi nudi, preoccupati dai tagli governativi al trasporto pubblico locale, 70 milioni in meno che rischiano di lasciare a piedi tanti lavoratori e studenti.

“Hanno annunciato che dal 1 gennaio il 50% dei treni regionali sparirà”, denuncia Carlo Palmieri, portavoce del Comitato Pendolari della Liguria. “Per il restante 50% è previsto l’aumento del prezzo degli abbonamenti del 40%. Ci prendono in giro : ci dicono che dobbiamo adeguare i nostri abbonamenti agli standard europei, peccato che in Francia o in Germania i treni sono migliori dei nostri e soprattutto gli tipendi sono più alti. Oggi siamo qui, a piedi scalzi, per dire che i pendolari genovesi e liguri ci sono e sono molto indignati e arrabbiati”.

“E’ sempre più dura. Ogni giorno vengo a Genova da Ronco Scrivia: i treni sono sempre in ritardo e sporchi”, spiega a Genova24.it una pendolare ligure. “Non abbiamo neanche una stazione che ci permetta di fare il biglietto e la macchinetta non funziona mai”.

“I treni sono sempre più corti, la gente che li utilizza è sempre di più, siamo sempre in difficoltà, ogni giorno dobbiamo affrontare viaggi sempre più scomodi”, denuncia un altro pendolare. “Ogni giorno arrivo a Genova da Santa Margherita: per un viaggio che normalmente dura mezzora, a volte ci mettiamo 50 minuti. Spendo ogni mese 49 euro per una tratta di 30km: per il servizio che abbiamo è sicuramente troppo”.

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