Genova. Torna a Genova Isabella Ragonese, autrice e attrice nota al grande pubblico soprattutto per i suoi ruoli cinematografici, in film come “Tutta la vita davanti” di Virzì, “La nostra vità” di Daniele Luchetti – con cui ha visto il Nastro d’Argento – e “Viola di Mare”. Storie dure, ma solari, che raccontano spesso tematiche contemporanee e drammatiche – il precariato, la condizione femminile, il ruolo della donna, l’omosessualità – in cui però la Ragonese non perde mai il senso dell’ironia in un femminismo delicato, che non si piange addosso, ma tenta sempre di essere ottimista.
Stasera la Ragonese sarà protagonista al Teatro Archivolto di Lady Grey (con le luci che si abbassano sempre di più) (Piazza Modena, ore 21.00), un monologo del drammaturgo contemporaneo americano Will Eno, che è soprattutto una riflessione profonda sull’identità femminile. La protagonista è una ragazza selvaggia e energica, che per tutto lo spettacolo rivolge alla platea domande incessanti, con cui si mette a nudo di fronte al pubblico. Attraverso i pensieri di una ragazza come tante Eno e la Ragonese dipingono la vita con la sua alternanza di profondi dolori e gioie intense; l’ordinario e il quotidiano sono così trasformati da una voce che riesce a rivelare quel che giace sotto la superficie.
La protagonista racconta semplicemente di sé, in parte attraverso un episodio della sua esperienza di ragazzina, a scuola: la maestra chiede a tutti di fare il “mostra e dimostra”, ovvero portare in classe qualcosa di importante – un oggetto, un animale domestico, una foto – e parlarne. Lei non porta nulla, si spoglia completamente e mostra se stessa. Raccontando al pubblico questo e altri episodi minimi la Ragonese svela, ricomponendola, la sua identità.
La firma dello spettacolo è quella di Will Eno, già finalista al Premio Pulitzer per la sezione Teatro nel 2005, noto per la maestria con cui nei suoi spettacoli riesce mettere in relazione il pubblico con i suoi personaggi.