Genova. Visita ginecologica, ecografia transvaginale e paptest offerti gratuitamente e su base volontaria. Sono questi i servizi a cui da oggi avranno accesso le detenute del carcere di Poentedecimo.
“Attualmente nel carcere di Pontedecimo non ci sono bambini, ma fino a poco tempo fa erano tre. Questo è un progetto di prevenzione – ha spiegato la direttrice Maria Milano – e l’incontro tra le due sensibilità da una parte dell’assessorato regionale alla Salute, dall’altra dell’Associazione Gravidanza Gaia, è stato in questo senso molto importante”.
Il progetto assistenza sanitaria alle detenute di Pontedecimo si pone l’obiettivo di fornire visite ginecologiche per certificare lo stato di buona salute e di diagnosticare eventualie patologie da curare. “Difficilmente in carcere si trova una donna in gravidanza – ha spiegato Adele Teodoro onlus Associazione Gravidanza Gaia – di solito sono in casa famiglia, ma si tratta di una fascia di donne che richiede attenzione perché maggiormente a rischio per malattie sessualmente trasmissibili, per il tumore del collo dell’utero, o per altre patologie inerenti la sfera ginecologica”.
Da pochi anni le Asl si occupano di sanità carceraria. “E’ un’attività working in progress – è il commento di Rainaldo Piero Giuseppe, Asl – si cerca di portare avanti una politica sanitaria nei confronti di queste persone del tutto simile alle condizioni di tutela della salute previste per i cittadini in stato di libertà. Investire in attività nuove, soprattutto in un momento finanziario difficile è lodevole, e di questo dobbiamo ringraziare il lavoro delle associazioni”.
E proprio per mantenere l’attenzione sul carcere e instaurare un dialogo con la cittadinanza interessata, questa sera al Teatro Archivolto alle ore 12 si terrà lo spettacolo “Nacqui delinquente, non fu mia madre a partorirmi, ma io a evadere la prima volta”.