Ci sono anche i terrazzamenti in Liguria, le ‘fasce’ che hanno modellato il paesaggio, nella lista di Italia Nostra sull’Italia più fragile, quella più a rischio e da salvare. Un’iniziativa per scoprire i luoghi da valorizzare è l’obiettivo della quarta edizione di ‘Paesaggi sensibili’, promossa da Italia Nostra dal 17 al 23 ottobre, dedicata quest’anno ai paesaggi rurali e alle campagne, e per questo in alleanza con Coldiretti.
Sono cinque, secondo l’associazione, i casi maggiormente in pericolo. Aprono la lista Puglia, Lombardia, Veneto, Liguria, e Sicilia, con l’invasione del fotovoltaico e dell’eolico che occupa migliaia di ettari di terreni agricoli con pannelli e pale (specie in Salento); il parco agricolo a sud di Milano (47.000 ettari e 61 comuni della provincia) è minacciato dai tentativi di ridurne i confini e i vincoli edificatori (soprattutto le nuove tangenziali per 85 km); nella provincia di Verona, tra Vigasio e Trevenzuolo, un’area di oltre 4,5 milioni di metri quadrati sta per essere realizzato “il mostro Motorcity, il più grande centro commerciale d’Europa”; i terrazzamenti in Liguria, le ‘fasce’ che hanno modellato il paesaggio; e a Palermo il Fondo Luparello (61 ettari), un parco agrario della ormai scomparsa Conca d’Oro, minacciato dalla costruzione del Centro direzionale della Regione Siciliana.
“Non si può pensare di contrastare la crisi cementificando il Paese – afferma Alessandra Mottola Molfino, presidente di Italia Nostra – la cultura e l’agricoltura sono le principali fonti di sviluppo per l’Italia. Insomma l’Italia ha bisogno di più pane e meno cemento”. Altre ‘terre’ in pericolo indicate da Italia nostra sono il massiccio del Grappa in Veneto, la franciacorta bresciana, la vallata del fiume Tammaro a Campobasso in Molise, l’Agro aversano a Caserta in Campania, la Maremma costiera e quella interna, la Sardegna attaccata dalla speculazione edilizia, l’area dell’alto Jonio in Calabria, l’Agro pontino della via Appia, l’acquedotto monumentale di Lucca, le residenze estive della pianura padana e il delta del Po, gli oliveti monumentali in Puglia, le risaie tra Piemonte e Lombardia, i mandorli e limoni di Siracusa, i boschi intorno a Perugia.