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Inizio anno pastorale, cardinale Bagnasco: “Davanti alla carenza di vocazioni bisogna pregare”

angelo bagnasco

Genova. Durante l’omeglia per l’inizio dell’anno pastorale il cardinale Angelo Bagnasco ha parlato della carenza delle vocazioni, per cui bisogna pregare per chiederne a Dio il dono. “Da ogni parte – ha detto Bagnasco – sento la richiesta e l’apprezzamento del sacerdote. Ma non è più possibile soddisfare le legittime aspirazioni ad avere tutto per sé un pastore. Molte mansioni le possono svolgere laici preparati ma, senza il sacerdote, non c’é Eucarestia e senza Eucarestia non c’é Chiesa, non c’é il sacramento del perdono e tutti ne abbiamo di frequente bisogno”.

“Oltre ad una rinnovata attenzione alle proposte di pastorale vocazionale fatte dal nostro seminario” ha detto Bagnasco, la richiesta “a tutti i vicariati che nell’arco dell’anno pastorale facciano almeno un incontro di adorazione per i giovani con l’esplicito scopo di chiedere a Gesù questa grazia per la nostra diocesi”.

Nella diocesi di Genova, sulla scia degli orientamenti pastorali della chiesa italiana in merito alla ‘sfida educativa’, “abbiamo pensato di cominciare dagli adolescenti” ovvero da “quella fascia di ragazzi che, ricevuto il sacramento della Confermazione, spesso sembrano allontanarsi dalla Parrocchia”. Lo ha detto il cardinal Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei alla messa per l’inizio dell’anno pastorale. L’adolescenza, ha detto ancora il cardinale Bagnasco, è “l’età più turbolenta, piena di novità, di suggestioni, di indipendenza, ma anche di incertezze e paure spesso mascherate con la speranza segreta di trovare ascolto attenzione punti di riferimento affidabile”.

Il porporato ha poi affermato che “non sono pochi i genitori che manifestano preoccupazioni nella loro difficile missione educativa e che chiedono consiglio e aiuto”. Infine, il cardinale ha chiesto che “ogni vicariato programmi attivamente almeno un ritiro spirituale per gli adulti scopo di intensificare quel cammino di comunione spirituale tra i laici delle diverse parrocchie dello stesso vicariato” ricordando inoltre che “l’argomento della scuola di vicariato o di parrocchia per la formazione laicale sia unico per tutti al fine di dare unitarietà al cammino diocesano”.

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