Cronaca

Il Presidente Napolitano a Genova: “Innovazione e ricerca vie di salvezza per l’Eurozona”

Genova. Il nostro Paese, in termini di ricerca e innovazione, ha luci e ombre: l’eccellenza c’è ma la spesa è ancora “largamente lontana dalla media europea”. Il VII Symposium Cotec Europa, oggi a Palazzo della Meridiana, a Genova, si è chiuso con l’intervento del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il Capo dello Stato da una parte ha sottolineato l’importanza della ricerca come antidoto alla crisi, dall’altra ha riconusciuto le grandi difficoltà in cui versano ricercatori e docenti a causa di una cronica mancanza di adeguate risorse.

“Oggi la sfida si chiama innovazione, ricerca, competitività, è la migliore risposta alla crisi, sia economica e finanziaria, sia di fiducia che attualmente investe l’Eurozona”. Sono le prime parole del discorso del Presidente Giorgio Napolitano che ha chiuso il VII Symposium Cotec a Genova. “Affrontando i temi dei finanziamenti pubblici e privati andiamo al cuore delle politiche in tema di ricerca – ha detto il Presidente – sul rapporto spesa-ricerca e sviluppo, siamo molto lontani dal raggiungere il 3% di Usa e Giappone, mal il quadro si muove in questa direzione”. Come esempio il Capo di Stato ha citato l”importante Smart City che metterà a disposizione ingenti risorse nei prossimi anni”.

La ricerca è costosa “ma è un investimento che ripaga in termini di competitività e di ripresa rapida e duratura”, tanto più in tempo di crisi e di bassa crescita. Le parole d’ordine sono per l’italia: cambiamento della struttura economica, nuove politiche d’innovazione che valorizzino settori chiave, investimenti e naturlamente ricerca. “Serve – ha detto Napolitano – una grande infrastruttura tecnologica che faccia dialogare, producendo inclusione e migliorando il nostro vivere quotidiano”. Il presidente ha poi sottolineato le forti “difficoltà di ricercatori e docenti, con risorse largamente inferiori rispetto alal media europea”.

Il nostro sistema ha punti di forza e debolezza – è emerso anche nel corso delle relazioni al Simposio – e in Italia la spesa pubblica per ricerca e sviluppo è cresciuta, ma non abbastanza. Quella pubblica risulta del 1,3% del Pil (quella europea è il 2%), quella delle imprese private vale lo 0,64% del Pil (in Europa è del 1,23%). “Occorre fare di più e avere una visione strategica”, ha aggiunto Napolitano. “E’ necessario impegnarci per una visione strategica e di largo periodo”.

“Come hanno insegnato alla storia Cristoforo Colombo e Vasco de Gama, anche le idee più ardite restano senza sbocco se non hanno gli adeguati finanziamenti. E’ come dire oggi che senza ricerca non c’é innovazione, senza innovazione non c’é sviluppo”. Lo ha detto oggi a Genova il vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani, intervenendo al Symposium Cotec Europa.

E’ per questo che anche l’Europa si appresta a mettere “altri fondi europei a disposizione per facilitare sulla ricerca l’accesso al credito”. E’ vero che si potrebbe fare di più, “ma i tempi sono difficili” ha sottolineato. L’Europa però si è mossa, “Gli strumenti ci sono, si tratta di sfruttare al meglio il tratto di Lisbona”. L’investimento in ricerca è una strada obbligata, lo dimostra questo dato a livello mondiale: “Passerà da 254 miliardi di dollari di investimenti nel 2009 a 2.500 miliardi di dollari nel 2015, e questo solo per quanto riguarda le nonotecnologie, con la conseguente creazione di 2 milioni di posti di lavoro”.

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