Genova. Rischia la chiusura per mancanza di fondi Area di Servizio – Carcere e Territorio, giornale che dal 2005 racconta la vita nel carcere di Genova Marassi alla popolazione genovese. Una realtà composta da una redazione particolare – dieci detenuti, tre educatori e una giornalista – e coordinata dalla Cooperativa Sociale Il Biscione, che si è fatta carico del progetto, con la collaborazione di diversi volontari e il supporto di alcuni insegnanti della scuola Vittorio Emanuele II/Ruffini.
“Negli anni il giornale ha avuto modo di instaurare un canale di comunicazione fra il carcere e la città, invitando anche diversi personaggi del mondo politico e culturale genovese”, spiega Maria Cecilia Averame, coordinatrice del progetto. “L’obiettivo è raccontare e raccogliere le informazioni su ciò che accade ogni giorno nelle carceri in Liguria in tempo reale, descrivere i servizi e le difficoltà che giorno dopo giorno chi sta dentro deve affrontare, stimolare un dialogo fra cittadini, i professionisti dell’informazione e gli operatori del carcere, per comprendere cosa accade nelle carceri liguri”.
“Area di Servizio non è uno strumento di contro-informazione”, continua Maria Cecilia Averame, coordinatrice del progetto, “ma un servizio a disposizione di tutti i cittadini che vogliano conoscere una realtà importante della propria città”.
Le esigenze finanziarie del giornale sono sempre state ridotte: nonostante questo, a causa dei tagli e della prospettiva di non ricevere alcun finanziamento dagli enti locali per il 2012, “Area di Servizio” (www.carcereliguria.it) rischia di chiudere.
Stasera per raccogliere i fondi per la prosecuzione delle attività si terrà al Teatro Archivolto di Genova lo spettacolo ‘Nacqui delinquente. Non fu mia madre a partorirmi, ma io a evadere la prima volta‘, il cui ricavato verrà destinato ad Area di Servizio. Lo spettacolo sarà condotto da Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro, con la partecipazione di Roberta e Gianpiero Alloisio, Soggetti Smarriti, Andrea di Marco, Kabaret Kriminale, Alessandro Bianchi, Michelangelo Pulci, il gruppo spontaneo Trallallero, Esmeralda Sciascia, Roberto Martino. “L’obiettivo- spiega Enzo Paradiso, criminologo responsabile del progetto- oltre a sensibilizzare attraverso l’arte sulla realtà del carcere e di raccogliere fondi per rendere il giornale economicamente indipendente, è instaurare un canale di comunicazione diretto con la popolazione interessata. Oltre al giornale infatti, abbiamo sempre promosso e collaborato ad attività di informazione sul carcere, e vogliamo continuare a farlo anche nel corso del prossimo anno”.
Info: www.carcereliguria.it