Genova. Un refrain molto tipico genovese (leggi mugugnone) ripete che a “Genova non c’è mai da fare niente”. E invece la suggesione, in questi giorni di crisi e di un altro refrain reiterato sui tagli, è quella che soprattutto dal punto di vista dell’offerta culturale (parola tanto abusata da essere diventata quasi inserivibile), Genova si stia dando da fare come se non più degli altri anni.
La settimana scorsa abbiamo assistito alla presentazione degli eventi della Fondazione Ducale, un paio di giorni fa anche questo giornale ha dato voce a La Claque – la terza sala del Teatro della Tosse – e alla sua offerta di 100 serata, stasera c’è proprio la presentazione dello stesso teatro attaccato alla splendida Sant’Agostino. Ieri le iniziative sono state presentate anche al Salone Nautico attraverso il depliant informativo su tutti gli eventi che offre Genova.
Insomma un’offerta vasta dal punto di vista quantitivo e che forse difetta di eterogenità dal punto di vista qualitativo: insomma, è inutile negarlo e girarci attorno, queste sono offerte dedicate a un pubblico colto, preparato e diciamocelo, un po’ snob (tanto non si offende nessuno).
Il kick-off, (detto in maniera pochissimo snob!) di tutti quesi eventi possiamo dire che c’è stato con Sabina Guzzanti al Modena, l’11 ottobre invece con il Don Giovanni di Molière che inaugura la stagione del Duse, con la prima nazionale dello spettacolo coprodotto dalal Gank e dallo Stabile (le repliche fino a domenica 30 ottobre).