Genova. “Die Zauberflote”, ovvero “Il flauto magico”, il grande capolavoro mozartiano che è stato preceduto dall’Inno di Mameli, in omaggio ai 150 anni dell’Unità d’Italia, ha riscosso un successo incredibile, sicuramente esaltato dal fatto che il protagonista Papageno ha cantato ‘Ma se ghe penso’, la canzone-simbolo del capoluogo ligure.
L’opera è stata presentata nella ormai storica edizione con le scene variopinte e geniali di Lele Luzzati e la regia di Daniele Abbado, ripresa da Boris Stetka. In omaggio a Genova, la regia si è permessa nel secondo atto, questa licenza poetica: quando Tamino e Papageno sono soli in scena, con la consegna del silenzio, Papageno contravviene all’ordine canticchiando qualcosa. Per l’occasione, il simpatico uccellatore ha attaccato ‘Ma se ghe penso’, suscitando simpatia e apprezzamento, ma anche qualche malumore in chi ha visto Amadeus ‘profanato’. Sul podio Johannes Wildner, direttore austriaco. Il cast era diviso fra artisti di fama e giovani all’inizio di carriera, selezionati nell’ambito dell’Opera Studio.
Note positive da Eva Mei, artista di indiscutibile maturità espressiva che ha regalato una Pamina impeccabile, e da Matthias Ludwig un Papageno davvero divertente. Applausi per Silvia Vazquez, la Regina della Notte, per Michael Heim e anche i tre fanciulli, Emma Bez, Filippo Bogdanovic e Agnese Caruso.