Cronaca

Genova, rete Port Center: “Per varcare i confini nazionali e far crescere la portualità europea”

Luigi merlo

Genova. Stamattina è stata siglato il protocollo d’intesa per la costituzione della rete di Port Center europei, grazie alla collaborazione tra AIVP (Association Internationale Villes et Ports) e i Port Center di Anversa e Genova. Lo scopo è quello di rafforzare l’alleanza fra i porti europei e diffondere in essi il modello dei port center, le strutture che promuovono la conoscenza degli scali da parte degli abitanti delle città portuali, avvicinando due mondi che non sempre hanno una facile convivenza.

“La nostra associazioni comprende 50 paesi europei e più di 200 città porto – spiega Philippe Demoulin, general manager Lillo Port Centre – L’idea di un port center c’è già, ma l’obiettivo è quello di fare ancora di più, cioè permette una maggiore interazione e soprattutto far interagire i porti con le città”.

“Il port center ha un ruolo crescente per far conoscere le dinamiche portuali, ma anche perché consente questo dialogo internazionale. L’accordo di oggi, tra l’altro, avviene proprio nel momento in cui a livello europeo è stata annunciata la volontà di arrivare a una direttiva sui porti, dove il tema della compatibilità ambientale e il rapporto fra città e porto sarà uno degli elementi fondamentali della discussione – spiega il presidente dell’Autorità Portuale, Luigi Merlo – quindi questa prima intesa rappresenta una comunità di intenti che varca i confini nazionali per individuare scelte strategiche e mettere insieme le migliori pratiche per aiutare la crescita delle portualità europee”.

Un modo anche per far conoscere il porto di Genova sempre di più. “Oggi bisogna evitare di rimanere isolati, perché la frase ‘piccolo è bello’ non varrà più nel mondo della portualità globale” continua Merlo.

E sul Decreto sviluppo. “Speriamo ci sia qualcosa per i porti, ma nessuno oggi conosce il contenuto del decreto e neppure se e quando verrà emanato”, conclude il presidente dell’Autorità Portuale.

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