Genova. “Il 13 giugno scorso la maggioranza assoluta degli italiani ha votato per l’abrogazione della remunerazione del capitale, ma ieri l’assemblea dei sindaci della Provincia di Genova ha deciso di non applicare il risultato referendario dichiarando ‘che non si verificano sino a ora le condizioni per assumere decisioni in materia tariffaria conseguenti all’esito referendario”, adducendo imbarazzate scuse relative a pareri legali espressi e alla mancanza di una provvedimenti nazionali”, inizia così la denuncia di Antonio Bruno, capogruppo di Sinistra Europea-Prc del Comune di Genova.
“Denunciamo questa insostenibile situazione; il boicottaggio del governo e delle autorità di ambito verso i risultati referendari; la vessazione degli elettori – prosegue – Chiediamo alle istituzioni di chiarire una volte per tutte pubblicamente l’ammontare della quota della tariffa dovuta alla remunerazione del capitale investito e di eliminarla”.
“Appoggeremo chi vorrà lanciare doverose campagne di boicottaggio e autoriduzione”.