Genova. Il debito non è grande, sono in tutto circa 25 mila euro, ma per le piccole pro loco genovesi anche mille o duemila euro sono importanti.
Che i fondi fossero stati tagliati si sapeva, ma che anche quelle poche risorse destinate alla convenzione tra Provincia e Pro Loco per la gestione degli uffici di informazione presenti sul territorio avrebbero faticato ad arrivare nessuno lo immaginava.
La situazione la spiega Franco Migliato, presidente provinciale Unpli Genova: “Quest’anno ci sono stati tagliati i contributi per le manifestazioni e dimezzati quelli in forza di convenzioni stipulate con la Provincia per la gestione degli uffici di informazione turistica.”.
“Noi ci siamo occupati di tenere aperti gli uffici di molte località turistiche che altrimenti sarebbero stati chiusi la domenica e dopo le 16 di pomeriggio per tutta l’estate. Questo per garantire un servizio a tutti i turisti, che altrimenti avrebbero trovato chiusi gli uffici al ritorno dalla spiaggia. Adesso però non abbiamo informazioni sul pagamento delle nostre fatture”.
Nel dettaglio sono sette le Pro Loco che aspettano il pagamento delle fatture Campo Ligure, Bogliasco, Recco, Uscio, Camogli, Moneglia e Rezzoaglio.
“Camogli e Moneglia aspettano oltre sette mila euro a testa, le altre dai mille ai tre mila euro – precisa Migliato – Dalla Provincia ci dicono che stanno aspettando i soldi dalla Regione e dalla Regione non abbiamo notizie.”
Oltre alle Pro Loco anche i comuni di Arenzano, Santo Stefano e Lavagna attendono il pagamento delle fatture.
“Non sono molti soldi, ma le nostre associazioni si basano sul volontariato ed è molto difficile far quadrare i conti, ecco perchè anche solo mille euro sono importanti per la sopravvivenza” conclude Migliato.