Genova. Abuso di mezzi di correzione: è l’accusa che pende su sette maestre di una scuola statale dell’infanzia della Valbisagno. Secondo l’accusa il comportamento delle maestre nei confronti dei bambini, fra i tre e i cinque anni, sarebbe emerso sia dalle testimonianze sia dai filmati registrati dalle telecamere nascoste che erano state installate dai carabinieri di Molassana in alcune stanze della scuola. I bimbi, come emergerebbe dai video, avrebbero ricevuto qualche schiaffo e qualche calcio nel sedere. Alcuni sarebbero stati trascinati per le mani e per i piedi.
Oggi il pm Stefano Puppo ha chiesto per le imputate la citazione diretta in giudizio. Le prime ad essere indagate furono le due maestre più anziane, difese dall’avvocato Maurizio Mascia, e una più giovane, assistita da Andrea Vernazza. Davanti al gip, nel luglio dell’anno scorso, avevano respinto le accuse riferendo che “i loro erano stati normali comportamenti volti a difendere gli altri bambini da atteggiamenti aggressivi di alcuni compagni”.
Il gip Silvia Carpanini aveva sostenuto che “anche valutando nell’insieme la condotta tenuta, non emerge l’impiego di un metodo educativo fondato sull’intimidazione e la violenza tale, quindi, da poter concretizzare il reato di maltrattamenti”. Le altre quattro maestre erano state indagate qualche mese dopo.