Genova. E’ scattato a mezzanotte lo sciopero degli autotrasportatori proclamato da Trasportounito. Per 5 giorni, cioè fino alle 24 di venerdì prossimo, tutte le imprese aderenti incroceranno le braccia. Già da stamattina, quindi, per gli scali liguri è alto il rischio di blocco, soprattutto per quello genovese, con probabili evidenti ripercussioni anche sul traffico cittadino ed extraurbano. “Noi non vogliamo somme per l’autotrasporto, ma regole e siamo pronti a restituire i 400 milioni al governo perchè li utilizzi per cose che richiedono finanziamenti”, ha dichiarato Giuseppe Tagnocchetti, coordinatore regionale di Trasportounito Liguria.
“L’adesione è già ampia, ma riteniamo che molte aziende, aldilà della sigla associativa, aderiranno a questa iniziativa di fermo e quindi è possibile che domani, nei porti liguri, l’autotrasporto non lavorerà in massa”, ha concludo Tagnocchetti.
Subito è arrivata la risposta del sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino. ”Se Trasportounito, l’unica delle tredici associazioni dell’autotrasporto a non avere firmato l’accordo con il Governo che ha garantito in questi tre anni di grave crisi economica la pace sociale, vuole fare sciopero rinunciando a fare i servizi perché la committenza non paga abbastanza ne ha tutto il diritto, ma se Trasportounito come traspare dalla dichiarazione di Tagnocchetti pensa a bloccare i porti di Genova e La Spezia mettendo di traverso rimorchi o camion questo è illegale e le forze dell’ordine sono in preallerta”.