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Genoa, più ombre che luci: molte insufficienze in pagella, poche stelle ma luminosissime

alberto malesani - genoa

Genova. Più ombre che luci. I 7 punti racimolati dal Grifone nelle prime 3 giornate di campionato avevano fatto sognare tifosi e società. Sono bastate le sconfitte di Verona e Parma per riportare tutti con i piedi per terra.
Dopo cinque giornate sono tanti i giocatori che meritano l’insufficienza in pagella. Senza un’inversione di rotta saranno da considerare i veri bidoni dell’ultima (o penultima) sessione di mercato. C’è Constant a guidare il gruppo. È arrivato dopo la brillante stagione trascorsa al Chievo, il suo ingaggio ha fatto sgranare gli occhi ai tifosi.

È costato una bella cifretta, peccato che in campo fino a questo momento non abbia mai reso secondo le aspettative; addosso gli sono già piovute le critiche di allenatore e presidente. Malissimo Bovo. Quando quattro anni fa lasciò la maglia rossoblu in tanti parlarono di grave errore; chi lo disse adesso si mangia le mani. Caracciolo ha l’attenuante di una preparazione estiva inesistente, peccato che i suoi gol servano come il pane. Insufficienza piena anche per Kucka e Antonelli. Lo slovacco avrà già la testa all’Inter ma questo non basta per giustificare le grande superficialità con la quale affronta gli avversari; di quel fenomeno ammirato nello scorso campionato non è rimasto più nulla. Quanto all’ex Parma veniva indicato come l’uomo capace di non far rimpiangere l’addio di Criscito, missione fallita.

Nella manipolo di giocatori rossoblù c’è poi chi una sufficienza stentata è riuscita a strapparla. Vedi Dainelli, se pur tra mille incertezze, Pratto e Rossi: quanto a impegno viene difficile dargli addosso. Birsa non ha ancora avuto l’occasione di far apprezzare il proprio talento, Mesto è stato fenato dagli infortuni. Jankovic sembra sulla strada giusta per tornare a essere il grande calciatore che tutti ricordano.

Brillano poche stelle ma sono luminosissime. Su tutti c’è Palacio. Il bomber argentino del Genoa ha già messo a referto 5 reti, un bottino che gli è valsa la convocazione in nazionale. Stratosferiche anche le prestazioni di Frey; il portiere francese ha evitato passivi imbarazzanti (vedi Parma) o salvato il risultato in più di una circostanza (Lazio e Catania). Il redivivo Miguel Veloso è la sorpresa della stagione, con Malesani è letteralmente rinato; ogni azione rossoblù passa dal suo piede sinistro. Un sette pieno in pagella per Jorquera, il cileno è l’ennesima scommessa azzeccata da Preziosi e i margini di miglioramento sono ampissimi. Applausi meritati per Moretti e l’immortale Kaladze.

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