Cronaca

Fincantieri, ribaltamento a mare: Tremonti sblocca i 50 milioni

Blocco Fincantieri 29 giugno

Roma. E’ arrivata stamani la firma del ministro dell’Economia Giulio Tremonti sul decreto che sblocca i fondi per il ribaltamento a mare dello stabilimento di Sestri Ponente. Lo ha riferito con una nota l’onorevole Scandroglio: “Il presidente della Commissione Finanze della Camera, Gianfranco Conte, mi ha appena informato che il ministro ha firmato il decreto per il finanziamento dei lavori”.

La conferma è arrivata anche in Provincia, con una telefonata dello stesso Paolo Romani. Il ministro ha annunciato lo sblocco dei 50 milioni e si è anche rammaricato per il giudizio negativo espresso su di lui dal presidente della Provincia di Genova (che in Consiglio questa mattina, aveva detto “su Fincantieri l’ho sempre ritenuto un interlocutore non adeguato”) e ha ribadito, dice Alessandro Repetto “forte determinazione e volontà per risolvere i problemi di Sestri Ponente”. Il presidente della Provincia ha “preso atto con soddisfazione dell’esito finalmente favorevole per lo sblocco di questi attesissimi finanziamenti e dell’impegno del ministro al quale, su un piano di onestà intellettuale che ha sempre contraddistinto il mio operato, riconosco il merito dell’azione svolta”.

La firma di Tremonti, che tutti aspettavano ieri nel tardo pomeriggio, dopo il vertice su Fincantieri che si è svolto al ministero delle Attività Produttive, è arrivata invece questa mattina, nel pieno della protesta dei lavoratori di Sestri Ponente. “Un’operazione fondamentale per garantire continuità e prospettive di sviluppo sia industriale che occupazionale allo stabilimento di Sestri Ponente – fanno sapere Claudio Nicolini, Segretario Generale Fim Cisl Genova e Antonio Graniero, Segretario Generale Cisl Genova – Ora Fim e Cisl s’impegneranno nei tavoli di trattativa già concordati con Ministero e azienda per quanto concerne i carichi di lavoro, in modo da trovare le commesse necessarie per limitare il più possibile il ricorso agli ammortizzatori sociali per tutto il periodo necessario all’investimento”.

“Lo sblocco definitivo dei 50 milioni, insieme agli altri 20 che verrebbero anticipati – aveva ribadito ieri Claudio Burlando – costituiva l’intervento economico necessario per far respirare Fincantieri con la proiezione a mare, passaggio fondamentale per il rilancio cantieristico”.

Per il deputato Pd, Mario Tullo “è necessario che il Governo si assuma la responsabilità di garantire una commessa per far sì che i cantieri di Sestri Ponente abbiano continuità lavorativa in coerenza con le decisioni assunte, il ribaltamento a mare e banchinamento, queste sì notizie positive che prevedono un futuro per il cantiere”.

“Esprimiamo tutto il nostro compiacimento per il lavoro svolto fino ad oggi – è il commento di Gino Garibaldi, consigliere regionale Pdl ieri a Roma – anche in un momento difficile e complicato come quello che stiamo attraversando l’operato portato avanti dal Governo dimostra come, quando vengono avviate azioni condivise, alla fine i risultati arrivano. Nello stesso tempo continuiamo a manifestare tutta la nostra solidarietà ai lavoratori che domani incontreranno il Presidente Napolitano. Siamo fiduciosi e continuiamo a lavorare nell’interesse della cantieristica Ligure ed italiana”.

Domani i lavoratori di Sestri Ponente incontreranno il Capo dello Stato. Nonostante la rassicurazione sul ribaltamento a mare, cioè che spaventa è la mancanza di commesse: “dopo il riempimento a noi rimarrà comunque solo la cassa integrazione. E con il cantiere senza lavoro si fermerà anche tutto l’indotto”, hanno ribadito più volte lavoratori e sindacalisti.

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