Genova. A tre giorni dal vertice con il ministro per lo Sviluppo Economico, Paolo Romani, in programma martedì alle 11.30 a Roma, dove sono stati convocati istituzioni locali, Fincantieri e sindacati, il segretario ligure della Fiom Cgil, Bruno Manganaro, ha ribadito che “se martedì non ci sarà una risposta positiva, la città di Genova si deve aspettare manifestazioni molto dure”.
Al centro dell’incontro, le questioni della cantieristica ligure, ma soprattutto le sorti dello stabilimento genovese, su cui pende da marzo una totale assenza di commesse e il conseguente spettro della chiusura. Nonostante le recenti rotture dei sindacati sull’accordo per i cantieri di Riva e Muggiano, non firmato dalla Fiom, martedì la parola d’ordine sarà una: lavoro per Sestri Ponente e, naturalmente, assicurazioni su finanziamenti per il ribaltamento a mare.
“Gli operai saranno in sciopero e assemblea dalle 8 del mattino – ha detto oggi Manganaro – e seguiranno in diretta l’incontro con il ministro. Se non ci saranno fumate bianche la loro risposta sarà durissima”.