Genova. Il 69% dei dipendenti Fincantieri che hanno partecipato al referendum sull’accordo per mantenere la direzione militare a Genova ha detto sì. A fronte di 211 pareri favorevoli, i contrari sono stati 91 (28%), quattro le schede bianche e nulle. L’intesa siglata da Fim e Uilm segue quelle, già approvate nei giorni scorsi a larga maggioranza dai lavoratori, per i cantieri di Riva Trigoso e del Muggiano, per la creazione di un nuovo cantiere integrato in cui Fincantieri concentrerà tutta la sua produzione militare.
“Ormai è un replay positivo – commenta Antonio Apa, segretario generale della Uilm di Genova -. Fincantieri è soltanto la spia dove si realizza l’interesse vero degli addetti del settore metalmeccanico. Sono rammaricato che la Fiom continui a non rendersene conto”.
L’ipotesi di accordo prevede l’esodo volontario di una cinquantina di persone, rispetto ai settanta esuberi previsti inizialmente. Critica la posizione della Fiom, che non ha firmato e che contesta la politica degli accordi separati, cantiere per cantiere, portati avanti dall’azienda. “E’ l’ennesima coltellata alla schiena del cantiere di Sestri – commenta Bruno Manganaro – e alla cantieristica in Liguria”.