Sestri Ponente. “Solo promesse, niente lavoro” è il messaggio che Bruno Manganaro, segretario Fiom ha appena mandato da Roma via cellulare all’addetta stampa presente all’assemblea. I dipendenti Fincantieri hanno quindi occupato la viabilità di fronte allo stabilimento di Sestri Ponente, non è ancora chiaro se per dare via a un corteo di protesta. I disagi al traffico si riscontrano soprattutto per chi proviene da Via Merano.
Gli autobus e le auto sono costretti a fare inversione, visto il blocco di via Soliman e solo ai mezzi a due ruote è consentito il passaggio a motore spento. La situazione è per il momento tranquilla, monitorata dalle forze dell’ordine per ora in disparte.
Davanti al ministero dello Sviluppo Economico è intanto arrivata una delegazione dei lavoratori dello stabilimento di Sestri Ponente. Il presidio è formato da alcune decine di persone che alzano striscioni come “Il cantiere deve vivere”. Secondo fonti presenti al tavolo con il ministro Paolo Romani, la tensione a livello sindacale è alta, un diverbio sarebbe scoppiato tra il sottosegretario Francesco Belsito e il delegato sindacale Fiom, Francesco Grondona. Il segretario nazionale della Fiom, Maurizio Landini ha invece chiesto un tavolo Fincantieri nazionale, come da accordi dopo il vertice del 3 giugno, quando l’azienda fu costretta a ritirare il piano industriale, che prevedeva, tra le altre, la chiusura dello stabilimento di Sestri Ponente, a seguito della dura protesta dei lavoratori.
Quanto al ribaltamento a mare è arriva la conferma della sottoscrizione del decreto per il finanziamento di 50 milioni che dovrebbe essere firmato oggi da Tremonti. La proiezione a mare è considerata, infatti, fondamentale per il rilancio del cantiere, che occupa, escluso l’indotto, circa 750-800 lavoratori.