Genova. Era stato annunciato e immaginato, ora c’è l’ufficialità: domani il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in visita a Genova incontrerà una delegazione in rappresentanza della Fincantieri di Sestri Ponente.
Devono ancora conoscersi i dettagli di questo incontro che molto probabilmente avverrà in Prefettura, ma bisogna ancora stabilire l’orario. Napolitano è stretto tra gli impegni nel genovese e quelli nel romano, per la possibilie crisi del Governo. Domani Silvio Berlusconi infatti chiederà la fiducia al Parlamento.
“L’incontro con Napolitano non è solo una questione simbolica – dice Antongiulio Mannoni, segretario della Camera del Lavoro di Genova – in assenza del Governo la figura di Napolitano è l’unica a livello istituzionale con cui ci possiamo confrontare”. Napolitano si è mostrato sempre molto sensibile ai temi del lavoro e in questi mesi si è spesso confrontato con le questioni legate alla crisi. Lo farà anche domani, difficile possa dare delle risposte certe, ma è chiaro che un suo interessamento possa aiutare a sbloccare la situazione.
“Dopo l’incontro negativo di ieri stamane abbiamo deciso con i nostri compagni di lavoro di occupare il cantiere”, spiega Giulio Troccoli, delegato Fiom della Fincantieri di Sestri Ponente. “Non vogliamo disturbare il Presidente della Repubblica, sappiamo che è l’unico in questo paese che ancora tiene al lavoro. E’ chiaro che se domani avessimo l’opportunità di parlargli ci farebbe molto piacere. Noi vogliamo solo il lavoro”.
“Noi vorremmo incrociarlo, e applaudirlo, ma ricordargli che la Costituzione all’articolo 1 dice che la nostra Repubblica è fondata sul lavoro”, aggiunge Bruno Manganaro, della Fiom Cgil. “Il governo ieri è stato una delusione, così come lo è l’amministratore delegato che ha preso in giro noi e le istituzioni. Ci annunciano firme per il ribaltamento a mare che non ci sono, di fronte alla richiesta di darci un pezzo di nave ci hanno risposto che costa troppo e non si può fare. Abbiamo chiesto di darci solo qualche mese di lavoro, che ci permetterebbe di discutere con il cantiere aperto, coi lavoratori che fanno magari un po’ di cassaintegrazione ma possono comunque continuare a discutere. E’ una cosa che nella storia di Fincantieri è successa molte volte: l’anno scorso il cantiere stesso di Sestri ha ceduto un pezzo della nave Oceania al cantiere di Castellamare”.