Fincantieri, Burlando: “Sul finanziamento bollino della Ragioneria di Stato, ma manca certezza commesse”

Regione. Notizie positive e insieme negative dal fronte romano su Fincantieri, dove il governatore regionale Claudio Burlando è impegnato nell’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico. Il passaggio fondamentale per l’atteso decreto che sblocca 50 milioni per il ribaltamento a mare dello stabilimento di Sestri è arrivato, con la compatibilità finanziaria attestata dalla Ragioneria di Stato. Ora la firma del ministro Giulio Tremonti è una formalità. “La diamo per scontata – precisa Burlando – L’aspetto positivo della riunione di oggi è questo sblocco definitivo dei 50 milioni, che insieme agli altri 20 che verrebbero anticipati, costituiva l’intervento economico necessario per far respirare Fincantieri con la proiezione a mare, passaggio fondamentale per il rilancio cantieristico”.

Il lato oscuro della partita capitolina è l’assenza di nuove commesse per l’azienda. “Su questo non ci sono rassicurazioni – riferisce il presidente regionale – Abbiamo aperto una riflessione sull’allargamento del bacino, così da ospitare navi più larghi, e sarà coinvoltà l’Autorità Portuale in questa prospettiva. Quanto alle commesse, non c’è alcuna sicurezza: contiamo che in quattro o cinque mesi si smuova qualcosa nel mercato. Occorre che Fincantieri convochi un tavolo per la distribuzione dei carichi di lavoro e per valutare altre possibilità di sviluppo, alternative”.

Sul piatto, infatti, ci sono le ipotesi di realizzare piattaforme per rifiuti e offshore per eolico. Ma su questo tema non è il vertice di via Veneto che potrà far luce né dare speranza agli oltre 750 lavoratori, indotto escluso, che operano nel cantiere. Il ministro Romani, per ora, ha dato garanzia sulla cosiddetta bollinatura del decreto che finanzia il ribaltamento. Il parere positivo sulla conformità rispetto ai conti statali era il più auspicato e cruciale. Il mese prossimo si svolgerà un altro incontro su Fincantieri al Ministero con le parti sindacali e l’amministratore delegato Giuseppe Bono.

A Genova, dove rimbalzano le notizie dalla capitale, la tensione rimane alle stelle. I lavoratori continuano a bloccare il traffico davanti al cantiere di via Soliman, e per sottolineare ancora una volta il senso di delusione hanno dato fuoco a due cassonetti dell’immondizia.

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