Cronaca

Droga, i sali da bagno sono l’ultima frontiera dello sballo

sali da bagno

I sali da bagno sono l’ultima frontiera dello sballo. L’utilizzo come droga continua a crescere e negli Stati Uniti parallelamente sale l’allarme. Gli effetti collaterali, infatti, possono essere tutt’altro che leggeri. Un’equipe dell’università dell’Oklahoma, durante il 77.esimo congresso annuale dell’American College of Chest Physicians (Accp) in corso a Honolulu, ha illustrato il caso di un uomo che ha sperimentato ansia, paranoia e allucinazioni.

Manifestando anche un comportamento violento dopo il suo arrivo in pronto soccorso. Il suo caso – avvertono i ricercatori – non è unico. Nonostante sulle confezioni sia ben specificato che si tratta di prodotti “non per consumo alimentare”, secondo i Centri dell’associazione americana per il controllo degli avvelenamenti, le chiamate per intossicazioni da sali da bagno sono letteralmente schizzate alle stelle. Si è passati da 302 segnalazioni in tutto il 2010 a ben 1.782 da gennaio 2011. Le polveri, poco costose e dai nomi innocui, spesso esotici ed evocativi, contengono stimolanti non individuabili con le normali tecniche anti-droga. Lo sballo prodotto da queste sostanze si accompagna ad aumento della pressione e dei battiti cardiaci, allucinazioni, agitazione, paranoia e frustrazione. Come è accaduto al paziente dell’Oklahoma. Negli Usa 26 Stati hanno messo al bando questi sali, ma manca ancora una regolamentazione a livello federale.

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