Cronaca

Don Seppia, la Cassazione nega gli arresti domiciliari

Don Seppia

Genova. Rimarrà in carcere don Riccardo Seppia, l’ex parroco di Sestri Ponente, arrestato pochi mesi fa per abusi sessuali su minori e cessione di stupefacenti.

E’ questa la decisione della Cassazione: il sacerdote, difeso dall’avvocato Paolo Bonanni, aveva chiesto l’annullamento dell’ordinanza del Tribunale del Riesame, che a luglio aveva respinto la richiesta di arresti domiciliari. Secondo i giudici del Riesame, don Seppia era socialmente pericoloso perché poteva reiterare i reati e, inoltre, sussistevano i gravi indizi di colpevolezza.

“Adesso aspettiamo l’incidente probatorio di Emanuele Alfano e poi vedremo cosa fare”. E’ il commento dell’avvocato Paolo Bonanni, il difensore di don Seppia, dopo la decisione della Cassazione di tenere l’ex parroco di Sestri Ponente in carcere. “Don Seppia è tranquillo – ha spiegato il legale – e sereno, continua a fare le sue cose. Ogni tanto ha dei colloqui con gli psicologi, ma rientra nelle normali pratiche del carcere. Una eventuale terapia di recupero è prevista solo per i condannati in via definitiva”.

Domani si sarebbe dovuto svolgere l’incidente probatorio tra Emanuele Alfano, l’ex seminarista e amico dell’ex parroco arrestato nell’ambito della stessa inchiesta, e uno dei ragazzini che avrebbero subito degli abusi. L’esame è stato però rinviato a data da destinarsi per un impedimento di uno degli avvocati.

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