Regione. “E’ già di per sé vergognoso dover discutere lungamente e continuamente nelle Commissioni ed in Consiglio Regionale di caccia” esordiscono i Consiglieri regionali della Lista Biasotti Aldo Siri e Lorenzo Pellerano “e riteniamo che chiunque possa concordare che esisterebbero ben più importanti ed attuali tematiche per cui impiegare questi organi regionali.”
“Inoltre, il fatto che si approvino al riguardo leggi e deroghe nonostante la consapevolezza di tutti i presenti in aula che queste saranno regolarmente bocciate per incostituzionalità” precisano i Consiglieri “ci appare davvero inaccettabile, oltreché insensato”.
“Grazie alla competente e preziosa collaborazione instaurata con le Associazioni Ambientaliste, uniti da affini sensibilità su questi argomenti, tentiamo ogni volta di ricondurre alla ragione l’Assessore Briano, la Giunta e tutti gli altri Consiglieri, evidenziando a questi le attuali normative e fornendo esempi di eventuali bocciature già subite da analoghe iniziative di altre regioni italiane nonché proponendo emendamenti migliorativi o quantomeno di compromesso; purtroppo, con l’eccezione di sparute astensioni, siamo sempre noi due a votare contro”.
“Ed è con sconforto” continuano Siri e Pellerano “che stamane apprendiamo che l’Assessore Briano, per nulla turbata di aver condotto (sia ben chiaro in nutrita compagnia) la nostra Regione all’ennesima brutta figura, ha commentato la sentenza del 12.10.2011 della Corte Costituzionale circa l’illegittimità costituzionale della legge regionale n°21 del 7.12.2010 sulla caccia nelle aree contigue ai parchi naturali preannunciando l’intenzione di far approvare al più presto un nuovo disegno di legge sull’argomento; ed infatti già lunedì prossimo, 17 ottobre, è convocata la IV Commissione – peraltro la Commissione che per definizione si dovrebbe occupare di attività produttive… parlare di Fincantieri no?! – avente come unico punto all’ordine del giorno appunto questa nuova legge. Perseverare è diabolico”.
“Magari il nostro governo regionale” concludono Siri e Pellerano “fosse così tenace su tanti altri aspetti che toccano il lavoro, i servizi, la famiglia, la salute e le tasche dei cittadini”.