Liguria. “E’ terribile vedere rovine, dispersi e morti. Per questo tutti dobbiamo fare qualcosa subito – sostiene Marco Merli, presidente CNA Liguria – come una raccolta fondi a livello nazionale. CNA si è mossa non solo chiedendo la dichiarazione di calamità naturale, ma ha contemporaneamente richiesto ai principali istituti di credito di istituire fondi ad hoc per la ripresa economica delle imprese. Uguale richiesta è stata rivolta ai Confidi e alla Regione Liguria affinché recuperi risorse per finanziare i Confidi”.
Inoltre CNA Liguria ha deciso di aprire un conto corrente chiedendo alle associazioni, agli imprenditori, agli artigiani, alle persone per bene di tutta Italia un contributo da destinare alle imprese colpite dall’alluvione per far ripartire l’economia in quelle zone. “Dobbiamo sottolineare che la bellezza di territori unici come le Cinque Terre, ammirati ed invidiati da tutto il mondo, è tale grazie all’opera dell’uomo, di migliaia di artigiani che nel corso dei secoli hanno saputo mantenere vive queste attività. Ancora oggi una realtà come le Cinque Terre e le altre zone colpite dall’alluvione, senza la presenza di quelle attività economiche che mantengono vivo il territorio, che danno lavoro e che offrono servizi ai residenti ed ai cittadini sarebbero condannate al degrado ed all’abbandono; perderebbero così la loro attrattività turistica perché diverrebbero inservibili”.
“Molti si stanno meritoriamente muovendo per raccogliere contributi per i cittadini e per i territori – ha concluso Merli – CNA Liguria fa appello a tutti affinché venga dato un contributo specifico da destinare alle imprese ed alla ripresa delle attività economiche”.