Genova. Marco Ferrera, il 35enne che uccise il convivente della madre nella loro casa di Torriglia, è stato assolto per vizio totale di mente, così come chiesto dal pm che già nel luglio scorso aveva ritenuto Ferrera non imputabile.
L’episodio avvenne nell’aprile 2010: il 35 enne colpì con un coltello Giorgio Gianelli, 65 anni, per una decina di volte poi si avventò contro la madre picchiandola a sangue ed era poi stato fermato in un bar. Secondo il consulente del gip, Maurizio Balestrino, l’uomo, al momento del fatto, soffriva di un disturbo bipolare della personalità che lo ha reso incapace di intendere e di volere.
Escluse le aggravanti dei futili motivi, l’uomo è stato ritenuto socialmente pericoloso per cui è stata applicata la misura di sicurezza in ospedale psichiatrico per 10 anni. L’uomo che è detenuto nell’opg di Montelupo Fiorentino, era anche imputato di lesioni per aver picchiato selvaggiamente la madre.