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Porto di Santa Margherita, Carannante (Pcl): “La battaglia continua”

Andrea Carannante

Santa Margherita. Viste che le concessioni demaniali rappresentano una delle più importanti opportunità del privato per l’utilizzo dei beni dello Stato (cioè nostri), sarebbe davvero un controsenso, se un comitato cittadino decidesse di rendersi responsabile avallando la scelta della concessione ad un gruppo che renderebbe il bene da formalmente demaniale a sostanzialmente privato.

La legge fortunatamente vieta la vendita di un bene demaniale e rimarchiamo fortunatamente per il semplice motivo che la classe politica cittadina, è fortemente inadeguata a gestire i beni pubblici, e avrebbe risolto la “questione porto” con la solita s-vendita, già nota ai cittadini.

Adesso gli abitanti e l’amministrazione pubblica si trovano davanti due progetti, entrambi di soggetti privati, che legittimamente hanno lo scopo di fare più profitti possibili, da una parte l’amministrazione che deve garantire il rispetto delle regole e proporre un piano di sviluppo sostenibile, dall’altra i cittadini che anche questa volta non intendendono restare passivi di fronte alla possibile devastazione del territorio da parte di chi vuole far profitto sulla salute e sull’ambiente.

Santa Margherita Ligure sta dimostrando in questi ultimi mesi, attraverso la nascita di numerosi comitati di potersi opporre alla politica che schiaccia le volontà dei cittadini e che favorisce gli interessi economici privati e imprenditoriali, che non hanno come scopo ultimo la qualità della vita, e sopratutto sfruttano una situazione di controverse e discutibili proposte urbanistiche e culturali vergognose.

Il comitato “difendi santa” formato da varie realtà associative sarà sicuramente in grado, visto la totale democrazia interna, di fare le scelte giuste, ma in ogni caso sia chiaro a tutti i cittadini che la battaglia contro qualsiasi speculazione andrà avanti in ogni caso, con o senza comitato, per bloccare le opere che peggioreranno radicalmente la nostra vita quotidiana.
Alle nostre lotte chiederemo il supporto dei cittadini, per la salvaguardia delle future generazioni e per restituire ai cittadini il potere decisionale sui territori dove abitano, contro la prepotenza della politica.

Riservare atteggiamenti diversi nei confronti dei vari progetti presentati, sarebbe un gravissimo errore, ricordando adesso ai “possibilisti” la totale contrarietà preventiva del Comitato alla Santa benessere & Social, con tanto di “irruzione” al Consiglio Regionale prima di avere il progetto alla mano, la stessa contrarietà preventiva necessaria oggi per una reale coerenza, alla quale noi non siamo in grado di rinunciare, mai.

Andrea Carannante, Pcl Tigullio

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