Genova. E alla vigilia della Notte Bianca, scoppia un’altra polemica: questa volta portata avanti da tre sigle sindacali della polizia, Silp, Siap e Ugl, per il ridotto impiego di risorse deciso dal questore per dirigere il servizio di pubblica sicurezza per una manifestazione che porterà in piazza migliaia di persone. Sicurezza per le forze dell’ordine, sicurezza per i cittadini e trasparenza, è questo ciò che chiedono i sindacati di polizia.
I tre sindacati scrivono in un comunicato che il limitato numero di persone utilizzato per la notte: “non poteva che essere interpretata come un segnale di visibilità istituzionale di rappresentanza della Polizia di Stato all’interno di una kermesse importante per l’immagine della città capoluogo della Regione. Invece – proseguono –con forte preoccupazione abbiamo appreso dai vertici della Questura, che la presenza di quel personale è considerata fondamentale per garantire la sicurezza della manifestazione”.
Il j’accuse è rivolto anche nei confronti dell’Amministrazione che: “non ha ritenuto opportuno negoziare orari più consoni ad un ruolo istituzionale di mera rappresentanza, perché un pugno (o poco più) di poliziotti, risulterebbero essenziali per la gestione dell’ordine pubblico durante un evento che prevede ben 3 concerti in tre punti diversi della città e che raccoglierà in piazza più di 350 mila persone”.
“Non è accettabile – concludono – che, anche questa volta, a pochi giorni da un evento di questa portata, la Questura non sia stata in grado di fornire ai sindacati notizie in merito al numero del personale appartenente alle altre forze dell’ordine (Carabinieri e Guardia di Finanza), reparti inquadrati (specializzati per l’Ordine pubblico) e Polizia Municipale, che saranno impegnati sul territorio e, che ancora una volta, si chieda ai soliti pochi dipendenti di metterci una pezza!”.