Genova. I filologi della cucina raccontano che la cucina genovese, contrariamente a quanto si possa pensare, sia una cucina di monti e non di mare. E’ certo però che questo non vale per la provincia e per i comuni che si affacciano sul mare e vale ancora meno per il resto della regione ligure.
Al di là di queste valutazioni appunto filologiche, “Mare in Italy” – per rinforzare invece il rapporto tra il territorio e la cucina di mare – hanno organizzato una serie di lavoratori che prevedono 10 appuntamenti gratuiti per conoscer specie ittiche oggi poco note: palamita, alaccia, pesce serra, ala lunga sono solo alcuni dei pesci presenti nei mari italiani che vengono trascurati dal mercato perché poco conosciuti dal consumatore e quindi quasi privi di valore commerciale.
I primi laboratori avranno lugo a Sestri Levante e a Varazze. L’obiettivo dei laboratori è di farli conoscere, di diffondere il concetto di stagionalità del pescato, che consente di comprare in certi periodi dell’anno pesce migliore a prezzi migliori ed infine incentivare il consumo di pesce proveniente dall’area geografica ligure, promuovendo così sia la pesca locale sia i punti di prima vendita sul territorio.