L’uso dell’arco nella caccia al cinghiale: anche i cacciatori si dividono

Cinghiali

Genova. La terza settimana di settembre comincerà la stagione venatoria. I verdi e in particolare Angelo Spanò hanno lanciato l’allarme in particolare sulla possibilità di utilizzare l’arco nella caccia al cinghiale: “Non sono state accettate le nostre richieste. Una cosa che ritengo davvero scandalosa, se verrà portato avanti questo tipo di caccia come Verdi dovremmo prendere posizione, perché se malauguratamente un cacciatore con l’arco ferisce solamente l’animale, questo farà una fine orrenda”.

La posizione è chiara e netta. Abbiamo provato a sentire in riguardo alcune associazioni e federazioni di cacciatori che operano nel provincia genovese. In molti ci hanno detto che quello della caccia al cinghiale fatta con l’arco è un tema in discussione. Alcuni consiglieri della Fidc (Federazione Italiana della Caccia) hanno dichiarato di essere contrari a questa pratica venatoria.

Puntualizzando: “Qui noi come naturale che sia seguiamo direttive nazionali, provinciali. Sull’arco io personalmente non sono favorevole, ma una questione su cui dobbiamo ancora decidende. Quello che posso assicurare è che la caccia qui da noi è affrontato con una piena conoscenza delle leggi e delle direttive, nel rispetto del calendario venatorio e delle modalità di caccia”.

Di parere diverso è invece Sergio Corradi di Enelcaccia: “Andare a caccia con l’arco che è una cosa nobile, è un ritorno al passato, è bello e poi partiamo dal principio che il numero di cinghiali nella nostra provincia deve essere ridotto. Però è certo che la caccia con l’arco è più crudele”.

Nel complesso, e questa non è opinione solo di Corradi, l’attività venatoria è in declino, e non sembra appassionare molto le nuove leve.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.