Economia

Iva al 21%, da oggi scattano gli aumenti

ladro supermercato

Regione. Sono tante le modifiche a cui andranno incontro i consumatori, a fronte del temuto auumento dell’Iva di un punto percentuale. Il passaggio al 21% deciso dal governo con la manovra bis è scattato oggi. Assoutenti Savona mette sull’avviso le famiglie alle prese con la spesa quotidiana: “Le altre fasce del 4% e del 10%, restando invariate, non possono essere motivo di aumenti di prezzo. Rientrando gli alimentari proprio nella fascia protetta, salvo bevande gassate, vini e liquori, e di lusso quali il tartufo, qualsiasi loro aumento o arrotondamento di prezzo apparirebbe assolutamente ingiustificato”.

“Per quanto riguarda i beni e i servizi questo ennesimo gravame colpirà ulteriormente i carburanti e il gas per consumi superiori ai 480 mc/anno – aggiungono da Assoutenti – Dato che l’Iva grava sul consumatore e viene sempre integralmente recuperata da commercianti e professionisti che devono versare allo Stato la sola differenza tra l’Iva pagata nelle proprie forniture e quella riscossa dal consumatore, appare chiaro che non esistono scusanti per un generalizzato e illecito profitto che possa sfruttare il momento contingente, come successe al tempo del passaggio dalla lira all’euro”.

L’associazione di consumatori, infatti, teme che possano esserci “furbetti” che approfittando dell’aumento Iva ritocchino anche i prezzi di quei prodotti che rimangono fuori dall’aggiornamento dell’aliquota. “Nessuna giustificazione di aumenti può essere addottata da produttori, grossisti ed intermediari” rimarcano da Assoutenti.

In particolare, i beni non alimentari che passerrano dal 20% al 21% di Iva sono i seguenti: prodotti per l’igiene personale e della casa; casalinghi; automobili ed accessori auto; abbigliamento, calzature e pelletteria, accessori vari; bigiotteria, gioelleria, orologi; articoli tessili per la casa, tappeti ed arredamenti; elettrodomestici, telefonia ed hi-fi; cd muicali e video; cartoleria e giocattoli; articoli sportivi; cinema, teatro, concerti e stadio; servizi sportivi (palestre, piscine etc.) e ricreativi (parco giochi e animazione feste etc.); servizi estetici, barbiere, parrucchiere; telecomunicazioni (telefonia, internet) e tv a pagamento; liberi professionisti (avvocato, commercialista, notaio); artigiani, autoriparatore, idraulico, elettricista, pittore e ditte di ristrutturazione.

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