Influenza, ecco la batosta di fine estate: il picco deve ancora arrivare

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Sono bastate le prime piogge torrenziali e il tracollo delle temperature – da estive ad autunnali nel giro di poche ore, prima al Nord e poi anche al Sud – a mettere a letto 30-40 mila italiani. Tutta colpa degli sbalzi termici, complici perfetti dei 262 virus parainfluenzali in agguato. Sono loro – coronavirus, rinovirus, adenovirus – i protagonisti di fine estate. E se il meteo continuerà a fare i capricci, è previsto anche un aumento di casi.

“Potremmo toccare quota 50 mila, dipende dell’intensità degli sbalzi termici dei prossimi giorni”, avverte Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università degli Studi di Milano. “Questo è il periodo ideale per i virus simil-influenzali che approfittano delle escursioni termiche – continua lo specialista sentito dall’Adnkronos Salute – Sono talmente tanti che non basta una vita per conoscerli tutti. Quando lo sbalzo di temperatura abbassa le difese e le vie aree sono meno presidiate, partono all’attacco”.

E centrano l’obiettivo. “I ‘danni’ sono variabili: ogni virus – spiega Pregliasco – ha manifestazioni diverse. Ma non dobbiamo aspettarci il febbrone da cavallo. Piuttosto mal di gola, faringite, naso chiuso o che cola”. Sintomi che durano 3 o al massimo 4 giorni, con qualche strascico. Come reagire? “Non serve null’altro che l’automedicazione responsabile per ridurre l’intensità dei sintomi”, suggerisce il virologo. La ‘batosta’ di fine estate è comunque solo un assaggio. Per imbattersi nell’influenza vera e propria, “occorrerà aspettare l’arrivo del freddo rigido, quello tipico dell’inverno”, ricorda il virologo. Ma è attesa “una stagione influenzale tranquilla, a giudicare dall’andamento dell’inverno australe. Potremmo avere da 2 a 4 milioni di casi, stimando solo la quota dell’influenza vera e propria”, osserva Pregliasco.

“Anche quest’anno il primo attore dovrebbe essere sempre lui: il virus H1N1, un tempo pandemico e oggi declassato a stagionale”. Intanto, i virus parainfleunzali si godono il loro ‘quarto d’ora di celebrità’ grazie a una colonnina al mercurio ballerina, e a farne le spese sono soprattutto i bambini. ‘Vittime’ ideali, con l’aggravante che quest’anno lo scivolone delle temperature è conciso con l’inizio delle scuole. L’irruzione del cattivo tempo, senza preavviso, dopo una lunga fase di sole e cielo senza nuvole, ha colto le mamme impreparate e i piccoli ancora con abiti leggeri e collo scoperto.

“Così – spiega il virologo – qualcuno si è ammalato e ha fatto anche da untore, moltiplicando i casi”. Tanto che fra i banchi già si contano i primi assenti. “Oltre ai bambini, i più esposti sono gli anziani, più a rischio di complicazioni come infezioni polmonari”, avverte Pregliasco. Il consiglio è sempre quello di evitare gli sbalzi termici, scegliendo il classico abbigliamento ‘a cipolla’. “Ma sono da ricordare – continua l’esperto – anche i consigli dispensati ai tempi della pandemia da H1N1” da un testimonial senza età, Topo Gigio, ‘arruolato’ dal Governo per veicolare le regole di prevenzione anti-influenza. “Bisogna dunque usare fazzoletti possibilmente di carta e gettarli dopo l’uso; coprire naso e bocca quando si starnutisce o si tossisce; non toccare occhi, naso e bocca; lavarsi le mani; aprire sempre le finestre per cambiare aria ai locali e, se possibile, restare a casa a riposo nella fase clou per evitare sovrainfezioni”.

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