Liguria. “Non vorrei che si guardasse al caso della detenuta che ha potuto rincontrare il proprio cane con un sorriso di sufficienza o con il pressapochismo di chi dice che i problemi sono altri. Certamente, allo stato attuale della realtà detentiva italiana, i problemi del carcere sono moltissimi e gravi e vanno dalle carenze sanitarie e lavorative alla mancanza di personale tra le varie figure che operano all’interno degli istituti di pena”, esordisce Alessandro Rosasco, comitato nazionale dei Radicali Italiani.
“Alle volte però, per scongiurare tensioni e frustrazioni pericolose, basta veramente poco. Per questo è importante e significativa la decisione della direttrice del carcere di Pontedecimo, Maria Milano, di permettere questo incontro che, come ci spiegano anche i veterinari comportamentalisti, serve ad alleviare anche al cane la sofferenza scaturita dall’improvvisa separazione dal proprio tutore – continua Rosasco – Spezzare completamente il legame che unisce cane e uomo ha molto spesso, per l’animale, effetti drammatici che segneranno per sempre la sua vita. Infatti il danno è paragonabile a quello causato al cane che viene abbandonato”.
“E’ capitato anche a me, visitando gli istituti penitenziari della nostra Regione, di raccogliere questa esigenza di un contatto con il proprio amico a quattro zampe: l’ultima in ordine cronologico nel carcere della Spezia tanto che un detenuto mi ha persino scritto affinché sollecitassi questa possibilità – conclude Rosasco – Quello che posso dire è che prossimamente, grazie alla Senatrice radicale Donatella Poretti, presenteremo un disegno di legge di modifica dell’ordinamento penitenziario per rendere possibile ovunque, secondo modalità previste dalle Direzioni, incontri di socializzazione con il proprio cane purchè questo sia registrato all’anagrafe canina e quindi di certa appartenenza al nucleo familiare del recluso. Casi come quello di Verona e Pontedecimo ci dimostrano che questa strada è praticabile: ora possiamo ottenere che non rimanga il privilegio di qualcuno più fortunato ma una concreta possibilità per tutti. A due o quattro zampe”.