Genova. “Anche per questa ennesima tragedia sul lavoro, in cui ha perso la vita un ragazzo di trent’anni, si attiverà la solita inchiesta che dovrà verificare dinamiche e responsabilità”. E’ quanto afferma in una nota la La Segreteria della Camera del Lavoro Metropolitana di Genova di fronte alla morte del giovane giardiniere avvenuta oggi a Pegli.
“Nel nostro Paese – scrive la Cgil – il quadro generale degli infortuni e dei morti sul lavoro continua ad essere desolante e le responsabilità di questa situazione non possono essere attribuite a fatalità, bensì all’eccessiva superficialità nell’affrontare le questioni della sicurezza nei luoghi di lavoro da parte di chi ha la responsabilità di tutelarla.
Tutti i provvedimenti di legge emanati dal Governo in questi ultimi anni hanno contribuito ad affievolire l’impegno, l’attenzione, la cultura della sicurezza; sono state ridotte al minimo l’azione formativa, il sistema dei controlli ispettivi e l’articolazione delle tutele di prevenzione.
Il problema della sicurezza sul lavoro e’ lontano dall’essere risolto ed e’ sempre più urgente affrontarlo con decisione e responsabilità. La prevenzione e il rispetto delle leggi e degli accordi rimane l’impegno principale sul quale tutti devono sentirsi vincolati”.