Cronaca

Genova: presentato il Festival dell’Acqua, il Comitato declina l’invito

Genova. “Un Festival che affronta l’acqua da tutte le angolazioni”. Da domenica 4 a sabato 10 settembre si terrà a Genova il Festival dell’Acqua, presentato oggi a Palazzo Tursi. Dopo la cerimonia di inaugurazione domenica in piazza Caricamento con l’attivazione di un “chiosco dell’acqua”, con acqua fredda e frizzante con l’aggiunta in loco di anidride carbonica, la prima giornata si chiuderà con il gemellaggio Puglia -Genova, con la collocazione di una fontana pubblica dell’acquedotto pugliese nell’area portuale storica del capolugo ligure.

Da lunedì a sabato, spazio aperto ai dibattiti. “Si incontreranno palestinesi e israeliani – si legge nel comunicato di presentazione – si dibatterà sulle problematiche della carenza d’acqua e sistemi sanitari nel paesi in via di sviluppo, saranno affrontate le tematiche relative alla legislazione sulla trasparenza degli appalti. L’acqua poi incontrerà la filosofia, la storia, il mondo dell’economia e dell’impesa e l’università e la ricerca”. Al Festival parteciperanno anche Patrizio Roversi e lo scienziato Andrea Segré nella conferenza scientifica “Water Front” in programma martedì.

“Il Festival è uno spazio offerto a tutti – ha spiegato il vice presidente delegato Federutility, Mauro D’Ascenzi – dalla filosofia, all’economia, alla religione, con molti punti di vista diversi”. Quanto all’accusa di aver creato un Festival delle Spa rinnegando di fatto l’esito del referendum, per D’Ascenzi “Ne fanno parte anche coloro che hanno perorato la causa dei referendum, quindi si tratta di accuse infondate”.

Il Festival è stato subito osteggiato dal comitato referendario che per l’occasione hanno organizzato un “controfestival”. “Abbiamo spostato l’evento, inizialmente previsto a maggio, proprio per non interferire con il referendum, e la nostra federazione non ha preso posizione perchè all’interno raccoglie tutte le aziende, in maggioranza pubbliche e qualcuna privata, am le cui posizioni sono di fatto diverse. Abbiamo invitato i comitati, a livello nazionale partecipano al dibattito finale, a livello locale hanno preferito non partecipare e noi rispettiamo la scelta – ha concluso D’Ascenzo – ma saremmo stati lieti se avessero portato le loro idee che riteniamo interessanti”.

Il comitato referendario genovese rende noto che parteciperà a un incontro in settimana sul tema del referendum ma, di contro, per condividere davvero lo spirito della kermesse, avrebbe voluto essere invitato alla programmazione del Festival. “Il forum nazionale è stato invitato inizialmente al dibattito sui referedum – ha detto Silvia Parodi, portavoce del comitato Acqua Pubblica Genova – Dopo le prime polemiche ci hanno invitato ad un secondo dibattito, ma abbiamo declinato l’invito perché conoscendo meglio il programma ci siamo resi conto di cosa si trattava. L’impostazione di tipo mediatico e propagandistico, lo spreco di soldi che c’è dietro, hanno fatto sì che il nostro movimento non potesse in ogni caso partecipare con queste modalità distanti dal nostro modo di intendere la partecipazione, il dibattito, la sostenibilità. Tanto più che l’obiettivo di questo festival secondo noi non è un sincero confronto ma pubblicità per le azienda che vogliono rifarsi un’immagine”.

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