Genova, il treno in partenza da Brignole è un forno: viaggio a 35° verso il ponente

treno

Genova. Non cambia la situazione per le centinaia di pendolari che ogni giorno, da Genova Brignole, utilizzano il treno per tornare a casa. Dopo ore di lavoro, la voglia di un viaggio perlomeno riposante è tanta, specialmente in giornate come quella odierna, caratterizzate da disagi legati allo sciopero del trasporto pubblico locale.

Anche oggi però salite sul treno centinaia di persone hanno avuto l’ennesima brutta sopresa. Su quello che è considerato da molti un treno d’eccellenza, pulito, comodo, con le prese per ricaricare cellulari e portatili e sopratutto l’aria condizionata: il Vivalto.

Sul regionale 11404 delle 18.17 da Genova Brignole a Savona, la temperatura interna stasera era di 35°, mentre quella esterna di 30°. Ai più sarà sembrato di vivere un dejavù, visto che lo stesso problema si era verificato la settimana scorsa.

Immediatamente è scattata la sommossa degli abbonati sempre più stressati dai continui ritardi, cancellazioni di convogli e treni in pessime condizioni: “Si passa da treni vetusti senza aria condizionata, dove per respirare bisogna viaggiare con tutti i finestrini abbassati, all’assurdità della situazione odierna”, racconta un lettore di Genova24 che ci ha inviato anche la foto del luminoso display di cui è dotata ogni carrozza del Vivalto.

“Oggi, per l’ennesima volta, ci fanno salire su un treno modello forno a microonde, ci sono 5 gradi in più rispetto alla temperatura esterna – sbotta l’abbonato Trenitalia – certo i macchinisti hanno cercato di attivare l’aria condizionata al massimo, ma quando puntuali alle 18.17 abbiamo lasciato Brignole il display segnava ancora 34°”.

“E’ inaccettabile questa situazione – conclude il pendolare – sono abbonato da oltre 15 anni, e il servizio peggiora anno dopo anno. Mi chiedo perchè non fanno come quando ogni essere umano va a prendere la macchina parcheggiata sotto il sole e non attivano l’aria condizionata prima in modo da far calare la temperatura. Non oso immaginare cosa accadrà nel 2012 visto quello che si sente in giro tra taglio dei convogli e aumento vertiginoso degli abbonamenti”.

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