Genova. Il Pd ligure si schiera al fianco dei lavoratori e dei cittadini “nel contrastare una manovra fortemente iniqua sul piano sociale e poco credibile rispetto alla sfida che il paese ha di fronte: il riavvio dello sviluppo, la promozione del lavoro, labbattimento del debito pubblico”.
“I tagli alle Regioni e agli enti locali uccidono ogni speranza di federalismo e travolgono l’idea stessa di welfare universale, colpendo a morte sanità, servizi, trasporto pubblico, costringendo ad aumentare imposte locali e tariffe, con il rischio concreto di strangolare consumi e economia – spiegano Lorenzo Basso e Giovanni Lunardon, rispettivamente segretario regionale e vice segretario regionale PD Liguria – La delega sull’assistenza spazzerà via gli assegni di accompagnamento (- 20 miliardi sui 36 oggi stanziati) colpendo i più deboli, già provati dall’azzeramento del fondo per la non autosufficienza e del fondo per le politiche sociali. Siamo ormai allo stato minimo”.
I due esponenti del Pd proseguono spiegando che il paventato e ancora aperto rischio di aumento dell’Iva colpirà con l’aumento dell’inflazione i redditi da lavoro e le pensioni. “Si tornano a minacciare condoni senza richiedere ai capitali scudati di sostenere una parte dei sacrifici, quei sacrifici che invece si vorrebbe chiedere a lavoratori e pensionati – continuano – Con l’articolo 8 si aggirano le tutele previste per legge dallo statuto dei lavoratori e si torna a dividere le parti sociali quando, da un governo responsabile, ci si aspetterebbe unita’. Per noi questo articolo rappresenta una vergogna nella vergogna”.
“Si peggiora il regime fiscale delle imprese sociali come le cooperative, colpendo nello stesso tempo un settore che crea valore aggiunto e occupazione e un modo di fare impresa con responsabilità sociale che evidentemente non piace al governo degli egoismi e degli affari della cricca – dicono Basso e Lunardon – Non si mette mano ai costi della politica, condizione ineludibile per dare a quest’ ultima la credibilità per chiedere agli Italiani i sacrifici necessari in questa fase drammatica. Non c’e un euro per la crescita e questo vuol dire che la manovra oltre ad essere ingiusta e’ anche inefficace perche’ i tassi sul debito e la speculazione rischiano di farla morire prima ancora che sia votata”.
Per queste ragioni il Pd annuncia la propria presenza, con le proposte presentate da Bersani nei giorni scorsi in tutte le parti della Liguria, dove si leverà la protesta contro questa manovra.
“Staremo con Cisl e Uil ai loro presidi questa mattina con una delegazione della segreteria regionale guidata dal segretario regionale Lorenzo Basso e parteciperemo domani allo sciopero generale indetto dalla Cgil con la stessa delegazione accompagnata da Massimo D’Alema. Lotteremo con tutte le nostre forze contro questa manovra e non rinunceremo a tenere aperto il dialogo con tutte le parti sociali e tutti i sindacati. Perché in questo autunno del berlusconismo non basta lavorare per un’alternativa politica. Occorre costruire prima una forte alternativa sociale”. Concludono Basso e Lunardon.