Genova. Due locali chiusi nel mese di agosto, in due zone considerate più sensibili al fenomeno della micro-criminalità: è questo il risultato dell’attività di controllo degli esercizi pubblici effettuata dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, con la collaborazione dell’Arma dei Carabinieri e della Direzione Provinciale del Lavoro, mediante applicazione dell’articolo 100 del TULPS (Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza), per cui il “Questore può sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini. Qualora si ripetano i fatti che hanno determinata la sospensione, la licenza può essere revocata”.
In particolare, il 25 agosto scorso è stato chiuso il bar “Sorriso” (ex bar Darsena) in via Gramsci al 91r, per motivi di ordine e sicurezza pubblica.
Il 1 settembre invece i sigilli sono scattati per il bar “Namaste”, di Piazza Vittorio Veneto a Sampierdarena, già sottoposto ad analogo provvedimento nel marzo scorso. I motivi dell’applicazione della misura sono legati sia alla sicurezza pubblica sia alla percentuale (almeno o più del 20%) di lavoratori “in nero”, non regolarmente iscritti nei registri obbligatori.