Genova. Saranno ascoltate il 16 novembre prossimo le presunte vittime di usura per cui Onofrio Garcea, calabrese, 60 anni e di Giuseppe Abisso, siciliano di 50 anni, accusati di concorso in usura aggravata dal metodo intimidatorio, nel processo che si è aperto oggi a Genova.
Secondo l’accusa sostenuta dal pm Alberto Lari, i due imputati avrebbero usato intimidazioni per ottenere la restituzione dei prestiti concessi con gli interessi nel periodo tra il 2009 e il 2010.
Nell’udienza, davanti alla terza sezione del tribunale penale, è stato affidato l’incarico peritale ad un tecnico per la trascrizione di telefonate e di conversazioni ambientali registrate.
In aula erano presenti entrambi gli imputati. Garcea, difeso dall’avvocato Paolo Bonanni, è giunto dal carcere di Bari dove è detenuto perché coinvolto nella maxi inchiesta che, nel luglio dell’anno scorso, aveva portato in carcere 300 presunti affiliati alla ‘ndrangheta del Nord Italia. Era stato pero’ arrestato il 21 dicembre dopo una latitanza durata cinque mesi. Abisso, difeso dall’avvocato Fabio Di Salvo, é detenuto nel carcere genovese di Marassi.