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Genoa, il giorno dell’Airone: “L’importante è essere arrivato a Genova”

Genova. Andrea Caracciolo, il giorno della sua presentazione, utilizza fino all’ultimo secondo per stare sul campo, inseguire, testare l’erba del suo nuovo campo dall’allenamento.

Si presenta ai microfoni con un po’ di ritardo. Imponente. Deciso. Forse teso.

Lo presenta il direttore sportivo Stefano Capozucca che ha tenuto a precisare che Caracciolo non è un ripiego, “è stato seguito assieme a Alberto Gilardino e a quel punto, considerate le difficoltà per arrivare al viola abbiamo preso Caracciolo”.

Racconta dei suoi ultimi mesi a Brescia, dove comunque “Stavo bene, ma mi mancava l’allenamento ed ero in attesa del 31 agosto”. Adesso si dice pronto e soprattutto “Non mi importa di essere stato la seconda scelta, ora importante e essere al Genoa”.

Come Borriello e Floro Flores arriva al Genoa dopo aver avuto una breve esperienza alla Sampdoria. Gli fanno notare che entrambi, dopo le parentesi in blucerchiato hanno fatto il loro record di gol in serie A: “Spero di riuscirci, sono arrivato tre volte in doppia cifra ma non ho mai superato i dodici gol. Ci proverò qui”.

Al Genoa l’ultimo giocatore arrivato il 31 agosto è stato Diego Milito, Caracciolo ricorda che “Cavasin mi faceva vedere i video di Milito per insegnarmi a muovermi”. La moglie sta aspettando la nascita dei suoi due gemelli, maschio e femmina, ne parla incantato, come quando parla dello stadio di Marassi: “Giocarci da avversario è sempre stata una grande emozione”. Ha scelto il numero 99 proprio per celebrare la nascita dei due figli.

La speranza di tutto il popolo rossoblù è che adesso le emozioni possa regarle lui.

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