Genova. “Una brutta domenica di settembre. Certe notizie non vorresti mai averle. Addio Giulio e Carla” sono le prime parole postate da Paolo sulla bacheca del gruppo Facebook Museo della Montagna Cai di Bolzaneto alla cui realizzazione stava lavorando Giulio Gamberoni, l’alpinista genovese di 65 anni morto ieri pomeriggio in un tragico incidente sulle montagne di Entraque in Piemonte.
La prossima primavera la sindaco di Genova Marta Vincenzi avrebbe dovuto inaugurare la rassegna, realizzata insieme al Cai di Bolzaneto. “Il nuovo museo -scrive Maria Grazia – il Tuo nuovo museo ti aspettava … Ti prometto che faremo il possibile per realizzarlo in tuo onore e nel tuo ricordo”.
Gamberoni, inoltre, era stato presidente anche del Club Alpino di via Reta. Pensionato, era considerato un alpinista esperto oltre che una sorta di punto di riferimento per i giovani: “E’ stato lui – è il racconto commosso di Fabrizio Grasso, vicepresidente del Cai – a trasmettermi l’amore per la montagna. Era unico”.
L’altra vittima, Carla Sirio, 57 anni, dipendente di un’azienda, residente nel quartiere di Begato, aveva iniziato a frequentare il Cai cinque anni fa. Ogni fine settimana si recava in montagna per compiere gite ed escursioni: “Era una grande appassionata – la ricorda un’amica – e non appena aveva una pausa dal lavoro si recava a fare escursioni”.