[thumb:14997:l]Genova. “Il Comune ha detto che ha risolto il problema, ma a noi non risulta. Al contrario andranno persi 70/80 posti che non esisteranno più come fissi”. Annamaria Rosaspini, delegato dell’Unione Sindacati di base, è di nuovo in presidio sotto palazzo Tursi insieme ad altre decine di precari asili nido del Comune di Genova. “Oggi sembra che nessuno sia disponibile a riceverci, e noi continueremo con la lotta. Martedì saremo di nuovo qui, a dimostrare la nostra profonda contrarietà”. Il duro j’accuse è rivolto proprio contro palazzo Tursi colpevole di politiche di esternalizzazione “che non dipendono da questa manovra – sottolinea Rosaspini – ma al contrario affondano radici negli ultimi anni”.
“Non possiamo accettare né questa perdita di professionalità, nè lo smantellamento dei laboratori, ad esempio, punto di forza dell’offerta. Senza contare – punta il dito la delegata Cobas – che affidando i servizi a cooperative esterne il livello qualitativo peggiorerà o quantomeno non è garantito. Così come sono note le condizioni in cui sono operano i lavoratori delle cooperative”.
La soluzione secondo Usb al problema tangibile delle mancate risorse va trovata altrove, per esempio “in tutte quelle misure che ci hanno sempre visti contrari, come l’indennità ai dirigenti, le consulenze o l’innalzamento dei funzionari, che hanno portato a sforare il tetto di spesa”.